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Sea Watch 3 - 2020 { 63 images } Created 11 Jan 2020

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  • Nella giornata del 9 gennaio 2020 la nave da soccorso Sea Watch 3 si e' trovata ad affrontare tre soccorsi. Il primo in mattinata di un gommone, poi in tarda sera una piccola barca con delle famiglie libiche a bordo e nella nnotte un bacrcone nell'area SAR maltese. Tutti  i 119 naufraghi sono poi saliti a bordo della nave da socorso battente bandiera tedesca. Federico Scoppa
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  • ‘Andremo in area SAR’, l’acronimo inglese per area di ricerca e salvataggio, aveva annunciato Giorgia Linardi, portavoce del’ONG Sea Watch, appena prima di partire da Licata il 30 dicembre scorso. E cosi è stato. Appena dieci giorni dopo la nave da soccorso battente bandiera tedesca si è trovata ad affrontare una lunga giornata di soccorsi nelle acque internazionali davanti alle coste libiche. Il primo  gommone intercettato in mattinata con circa 60 persone, uomini ,donne e bambini, di cui uno di pochi mesi, tutti dai paesi dell’Africa occidentale. Più tardi nella serata una piccola barca ormai persa nel buio, a bordo delle famiglie libiche, anche loro costretti a fuggire il proprio paese in guerra. Passata la mezzanotte un terzo caso più a nord, nell’area di ricerca Maltese. Altra barca con parecchie decine di persone a bordo infreddolite e provate dal mal di mare, lasciate alla deriva dall’indifferenza della guardia costiera competente.<br />
L’annuncio di Giorgia Linardi si concludeva con una speranza: ‘… che l’Europa conceda un porto senza ritrovarsi ancora in una logorante attesa mentre i singoli stati cercano accordi fra di loro.’<br />
Adesso la Sea Watch 3 attende quel porto dove sbarcare i 119 naufraghi assiepati sul ponte della nave. <br />
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • ‘Andremo in area SAR’, l’acronimo inglese per area di ricerca e salvataggio, aveva annunciato Giorgia Linardi, portavoce del’ONG Sea Watch, appena prima di partire da Licata il 30 dicembre scorso. E cosi è stato. Appena dieci giorni dopo la nave da soccorso battente bandiera tedesca si è trovata ad affrontare una lunga giornata di soccorsi nelle acque internazionali davanti alle coste libiche. Il primo  gommone intercettato in mattinata con circa 60 persone, uomini ,donne e bambini, di cui uno di pochi mesi, tutti dai paesi dell’Africa occidentale. Più tardi nella serata una piccola barca ormai persa nel buio, a bordo delle famiglie libiche, anche loro costretti a fuggire il proprio paese in guerra. Passata la mezzanotte un terzo caso più a nord, nell’area di ricerca Maltese. Altra barca con parecchie decine di persone a bordo infreddolite e provate dal mal di mare, lasciate alla deriva dall’indifferenza della guardia costiera competente.<br />
L’annuncio di Giorgia Linardi si concludeva con una speranza: ‘… che l’Europa conceda un porto senza ritrovarsi ancora in una logorante attesa mentre i singoli stati cercano accordi fra di loro.’<br />
Adesso la Sea Watch 3 attende quel porto dove sbarcare i 119 naufraghi assiepati sul ponte della nave. <br />
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • ‘Andremo in area SAR’, l’acronimo inglese per area di ricerca e salvataggio, aveva annunciato Giorgia Linardi, portavoce del’ONG Sea Watch, appena prima di partire da Licata il 30 dicembre scorso. E cosi è stato. Appena dieci giorni dopo la nave da soccorso battente bandiera tedesca si è trovata ad affrontare una lunga giornata di soccorsi nelle acque internazionali davanti alle coste libiche. Il primo  gommone intercettato in mattinata con circa 60 persone, uomini ,donne e bambini, di cui uno di pochi mesi, tutti dai paesi dell’Africa occidentale. Più tardi nella serata una piccola barca ormai persa nel buio, a bordo delle famiglie libiche, anche loro costretti a fuggire il proprio paese in guerra. Passata la mezzanotte un terzo caso più a nord, nell’area di ricerca Maltese. Altra barca con parecchie decine di persone a bordo infreddolite e provate dal mal di mare, lasciate alla deriva dall’indifferenza della guardia costiera competente.<br />
L’annuncio di Giorgia Linardi si concludeva con una speranza: ‘… che l’Europa conceda un porto senza ritrovarsi ancora in una logorante attesa mentre i singoli stati cercano accordi fra di loro.’<br />
Adesso la Sea Watch 3 attende quel porto dove sbarcare i 119 naufraghi assiepati sul ponte della nave. <br />
Federico Scoppa
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  • Nella giornata del 9 gennaio 2020 la nave da soccorso Sea Watch 3 si e' trovata ad affrontare tre soccorsi. Il primo in mattinata di un gommone, poi in tarda sera una piccola barca con delle famiglie libiche a bordo e nella nnotte un bacrcone nell'area SAR maltese. Tutti  i 119 naufraghi sono poi saliti a bordo della nave da socorso battente bandiera tedesca. Federico Scoppa
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • A group of about 60  is transfered from a rescued unflatable boat onto a Sea Watch 3 RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) during a rescue operation by  the German-flagged vessel Sea Watch 3 off Libya's coasts on January 9, 2020. The German charity group Sea Watch on January 9  had rescued about 60 migrants from an inflatable boat, four more boats were spotted in the surroundings. Libyan coast guard intercepted at least two rubber boat.<br />
FEDERICO SCOPPA / AFP
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  • Nella giornata del 9 gennaio 2020 la nave da soccorso Sea Watch 3 si e' trovata ad affrontare tre soccorsi. Il primo in mattinata di un gommone, poi in tarda sera una piccola barca con delle famiglie libiche a bordo e nella nnotte un bacrcone nell'area SAR maltese. Tutti  i 119 naufraghi sono poi saliti a bordo della nave da socorso battente bandiera tedesca. Federico Scoppa
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  • Nella giornata del 9 gennaio 2020 la nave da soccorso Sea Watch 3 si e' trovata ad affrontare tre soccorsi. Il primo in mattinata di un gommone, poi in tarda sera una piccola barca con delle famiglie libiche a bordo e nella nnotte un bacrcone nell'area SAR maltese. Tutti  i 119 naufraghi sono poi saliti a bordo della nave da socorso battente bandiera tedesca. Federico Scoppa
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  • Nella giornata del 9 gennaio 2020 la nave da soccorso Sea Watch 3 si e' trovata ad affrontare tre soccorsi. Il primo in mattinata di un gommone, poi in tarda sera una piccola barca con delle famiglie libiche a bordo e nella nnotte un bacrcone nell'area SAR maltese. Tutti  i 119 naufraghi sono poi saliti a bordo della nave da socorso battente bandiera tedesca. Federico Scoppa
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